La cacca dei Puffi

Oggi pomeriggio il Pupo ha fatto la cacca verde. Un bel verde brillante, come le foglie degli alberi. L’ho detto a Consorte, che era appena tornato da lavoro, ma lui non l’ha trovato strano come me. Il Pupo era fierissimo della sua cacca verde, l’ha rimirata a lungo prima di tirare lo sciacquone e augurarle buon viaggio.

La sera gli scappava di nuovo, ed è di nuovo uscita verde. Ma proprio un bel verde, eh!

Quindi ho cominciato a preoccuparmi un pochino: a pranzo carne e pomodori, ieri per cena riso con gli zucchini – ma quelli so per esperienza che non colorano la cacca, a colazione latte e biscotti e pane e formaggio, per merenda del succo d’arancia… Cacchio, non va bene, non va proprio bene.

“Consorte, dai, vieni a vederla” “Ma è cacca!” “Lo so, ma è VERDE!” “E maniman!” (non mi chiedete la traduzione di “maniman”, googolatelo)

E dai, e dai, alla fine lo convinco. “Beh, sì, verde. Però se il Pupo non si lamenta…”

No, io devo capirci di più. Googolo “feci verdi bambino”, stranamente escono fuori solo bambini di 3 anni che cagano verde. Non di cinque, non di uno, solo di tre. Il Popolo Della Rete germanofono consiglia dallo sbattersene al correre dal medico.

“Consorte, ma che facciamo?” “Aspettiamo la prossima cacca domani. Se è verde anche quella, possiamo chiedere… aspetta un po’!”

“Cosa??”

“Cacca verde… e il gelato al puffo di ieri?!”

Hopplà.